Non giocavo più a poker, perchè l'ambiente era diventato troppo professionale, troppo specialistico. Poi nel gennaio 2016 - per puro caso - sono capitato al Casinò La Perla di Nova Goriça dov'era in corso la VI tappa del campionato ISOP (Italian Series Of Poker) 2015-2016. Ho giocato e ho vinto un side (6-Max) da 103 iscritti. È stata una rivelazione. Qui il poker è divertimento e non solo lavoro. I giusti stimoli, competizione seria ma con non troppi soldi, atmosfera amichevole, perfetta organizzazione e ottima accoglienza. Che altro si può chiedere? Anche il Formato 6-Max mi è risultato congeniale. Così una volta al mese ho partecipatoal circuito ISOP vincendo un altro 6-Max in aprile e aggiudicandomi "incredibilmente" il titolo di 6-Max Player of the year.
Premiazione a Dario De Toffoli Player of the Year 6-Max 2016
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CAMPIONATO ITALIANO OVER 50
Era cominciata molto male, tanto che ho fatto una reiscrizione nei primissimi livelli, ma poi gradualmente le cose sono cambiate e nel tavolo finale l'agressività ha pagato.
Intervista dopo la vittoria al Campionato Over 50
CAMPIONATO ITALIANO PRO
Day1 di questo Campionato Italiano Pro, che ha registrato 58 iscrizioni. 12 faticosissime ore di gioco per restare in 17, ma ce la faccio abbastanza bene: partito con 40.000 chips arrivo col 6° stack di 167.300, un 20% sopra media. Fatico, subisco un brutto colpo dal cinese Liwei Sun che mi lascia a 60.000 chips e resto il corto al tavolo insieme allo sloveno Mitja Rudolp. Resisto un po', ma poi decido di fare azione, anche a costo di venire eliminato. Qualche rilancio coraggioso, salgo a 75.000 e poi mi trovo a scontrarmi proprio contro Mitja, che ne ha 70.000. Bui 1.500-3.000, rilancio con A♥4♦, tutti passano tranne lui che vede da BB. Al flop 2♠2♥4♠, lui check, io bet 10.000 e lii call; al turn 5♠ lui check, io 18.000 e lui all in 56.000. Che cosa dovevo fare? Passare e restare il cortissimo del tavolo con 40.000 chips? Forse sì… ma io ho calcolato (forse sbagliando) di avere un 35% di possibilità di aggiudicarmi il piatto e ho preferito rischiare. Gli ho dato: - 15% che abbia un 2, tipo A-2 o K-2, (mi sembrava strano un call da corto con un 2); in questo caso lui ha il 90% - 15% che abbia un 4 e che mi creda in bluff (ha appena commentato come "coraggiose" alcune mie puntate); in questo caso ho io il 90% - 20% che abbia due overcard e stia puntando perché non crede al mio punto (io favorito) - 5% colore a picche (lui al 90%) - 45% che abbia una coppia più alta (lui all'80%) A conti fatti con questi conti (forse fatti da valutazioni troppo ottimistiche) siamo sul 35-40% per me, ho rischiato e… ho "sculato": aveva K-2, ma è sceso 4♣ e ho fatto full di 4 sul suo full di 2! Tanto sbagliata come mossa? Ma si può vincere un torneo senza una "sculata"? Fatto sta che dopo il piatto ho dichiarato che dopo una mano del genere non potevo esimermi dal vincere il torneo… e ho mantenuto la parola! Purtroppo Mitja l'ha presa male e per qualche ora ogni tanto mi passava vicino e sarcasticamente mi diceva "good call": ma insomma, ne ho subite io di scusate, a cominciare dall'eliminazione dal main event! Al tavolo finale - paradossalmente - ho avuto mano abbastanza libera, perché quasi tutti i miei avversari si erano davvero chiusi e ciò mi ha permesso di sviluppare una tattica molto più aggressiva del normale e di portare a casa tantissimi pot con in mano il nulla cosmico; poi naturalmente qualche bel colpo l'ho avuto.
I componenti del tavolo finale del Campionato Italiano Pro. Da sx: Liwei Sun, Dario Massara, Michele Rinaldi, Roberto Sosa (sì, il calciatore), Stefano De Grandis, Francesco Zollo, Dario De Toffoli, Antonello Casilio e Roberto Roberti.