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6° FESTIVAL ITALIANO DEI GIOCHI

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COMUNICATO STAMPA

("CATRIA E NERONE ", Periodico informativo della Comunità Montana d
el Catria e del Nerone - Anno V, n. 2 Luglio 1998)

- Sul territorio del Catria e del Nerone il progresso economico passa anche attraverso il divertimento. Il punto di congiunzione fra queste due esigenze della società moderna è rappresentata dalla sesta edizione del Festival Italiano dei Giochi, che, per la prima volta, è approdato nelle nostre zone. E per la prima volta l'appuntamento non è stato accentrato in una sola città, come era avvenuto prima per Venezia, poi per Gradara e infine per Urbino, ma distribuito su un intero comprensorio: nei comuni di Apecchio, Acqualagna, Cagli, Cantiano e Piobbico. Fra il 25 e il 27 settembre, con una prosecuzione dal primo al 4 ottobre, il nostro territorio si ritrova trasformato in una vera e propria "Terra del Gioco".
La Comunità Montana, organizzatrice del Festival (con il patrocinio della Provincia di Pesaro e Urbino, della Regione Marche e il supporto dei cinque comuni del territorio), ha dunque puntato a favorire l'arrivo di un nuovo tipo di pubblico, proseguendo il lavoro di tipicizzazione di ogni singola realtà locale. Ecco allora che a Cantiano è stata proposta la "caccia al tesoro" a cavallo; per Acqualagna, capitale del tartufo, è stato organizzato un "invito a cena con delitto"; ad Apecchio, uno specifico gioco legato ai fossili, essendo custode di una prestigiosa collezione di reperti nello straordinario Palazzo Ubaldini; il Castello Brancaleoni di Piobbico è divenuto lo scenario per avvincenti giochi di ruolo; infine, Cagli è diventata sede di una grande ludoteca con oltre mille giochi a disposizione  del pubblico, oltre a luogo dove svolgere tornei e campionati.
"Le date scelte per la manifestazione - spiega il Presidente della C.M., Martino Panico - sono frutto di una ben precisa programmazione, come una specie di "ponte di collegamento" fra le iniziative dell'estate e quelle autunnali. Il Festival rappresenta per noi una nuova sfida, un nuovo modo per far risaltare le caratteristiche delle nostre realtà, rivolgendoci ad un interlocutore diverso rispetto a quello che segue le rassegne dei prodotti tipici, rispetto a quello che ama lo sport, la cultura e la gastronomia del nostro territorio. Si rivolge infatti ad un pubblico mediamente giovane, che fa dello svago una pratica intelligente e che ama cimentarsi con esperienze nuove. Per molti di loro, le nostre località sono una delle "novità" da sperimentare. E oltre all'aumento delle presenze nel periodo della manifestazione, vi potranno essere ricadute economicamente vantaggiose più ampie e durature.
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