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LONDRA - 20-28 agosto 2017 

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Mind Sports Olympiad XXI
Cronache dai tavolieri 6: 98, 99 e… 100!

Forse la mia peggior performance olimpica di sempre, pur giustificata da numerosi fattori esterni (il sistema sanitario inglese NON mi sembra affatto migliore di quello italiano!).
Bene o male comunque gli obiettivi che mi ero posto li ho raggiunti, l’argento nel backgammon (che mi va un po' strettino) era la ia centesima medaglia alle MSO e il titolo del Senior Pentamind l’ho mantenuto, tra l’altro con un podio tutto italiano, Piero Zama 2° e Riccardo Gueci 3°. Bisogna dire però che non erano troppi i Senior in gara e che mancava il fortissimo e simpatico spagnolo Paco de la Banda. Insomma l’Italia dei vecchietti, possibile che qualche giovane non si faccia avanti, come fanno ad esempio gli incredibili estoni?
In termini assoluti però considero i miei 394,79/500 punti Pentamind un risultato davvero scadente (credo sia la prima volta che scendo sotto la soglia dei 400), il che mi relega al 13° posto nella classifica generale.
Nelle parti alte della classifica troviamo ragazzi che hanno fatto cose assolutamente straordinarie; ha prevalso un James Heppel in stato di grazia, bravissimo e pure con la dea bendata dalla sua: per lui 8 ori e 476,16 punti; secondo Ankush Kahndelwal con 471,34 punti, anche lui incredibilmente bravo (ieri per passatempo ha vinto un torneo di Scacchi 960 con la presenza di un Grande Maestro); terzo il sempre eccezionale estone Andres Kuusk con 467,14; molto vicini l’altro estone, il 18-enne Martin Hobemagi e il portoghese Ricardo Gomes. Davvero hanno fatto tutti cose eccezionali!

Per quanto riguarda i miei ultimi tornei… nessuna nuova medaglia.

POKER
Il bello è che ogni sera c’era una variante diversa e ne ho giocate alcune; il brutto era che si trattava in pratica di iper-turbo, visto che in 3 ore dovevano finire, perché alle 22:30 ci cacciavano inflessibilmente dalla location. E’ il punto più basso delle MSO, per le prossime edizioni abbiamo tutti suggerito magari meno tornei, ma molto più tempo a disposizione e modalità di svolgimento più professionali.

KING’S CRIBBAGE
Prima volta che giocavo a questo incrocio fra Cribbage e Scrabble e sono assolutamente soddisfatto che un paio di partite sono riuscito a vincerle… penso che mi ci cimenterò ancora in questa specialità sconosciuta in Italia.

DOMINO 5s&3s
Deluso, qui avevo delle aspettative e mi ero pure allenato, ma sono finito nelle parti basse della classifica. Come mai? Vi ricordo che si fa la somma dei punti estremi e scorano i multipli di 5 e di 3. Beh, vi descrivo come è iniziato il match con Tim Hobbes: lui gioca 5-0 (1 punto) e io passo, non ho né 5 né 0); lui gioca 0-0 (1 p.) e io passo; lui gioca 5-5 (2 p.) e io passo; lui gioca 5-2 (4 p.)… e via di questo passo con la prima manche che finisce 18-0 per lui. E sarebbe potuta finire 19-0 se Tim non avesse fatto un piccolo errore: quale?
Da segnalare il brillante argento di Rossella Perniola, un’italiana che vive a Londra; sfortunatissima però, stava per battere Mattew Hathrell e avviarsi probabilmente verso l’oro: le mancava un solo punto (era a 120 su 121) quando Matthew era intorno ai 90; ebbene Matthew ha rimontato e vinto con un’incredibile sequenza a partire dal 6-6 iniziale. Cose che capitano quando si gioca.

LOST CITIES
Torneo lotteria finale… ma James Heppel fa suo anche questo, però con l’argento dell’immarcescibile Piero Nabendu Zama. Confesso però che l’anno del mio primo Pentamind anche?io avevo vinto Lost Cities.

Da segnalare poi il brillante argento di Cosimo Cardellicchio nel TWIXT (la creazione preferita del grande Alex Randolph), dietro all’irraggiungibile francese Florian Jamain.
Dulcis in fundo il grandissimo bronzo di Riccardo Gueci negli Scacchi 960, dove ha pareggiato con un Grande Maestro: poteva vincere con un finale di Re-Regina contro Re-Torre, ma gli era rimasto un solo minuto di tempo e il GM è riuscito a strappare il pareggio appellandosi alla conta delle 50 mosse: che soddisfazione per Riccardo! mai visto sorridere così!

Beh, che dire, ci rifaremo l’anno prossimo, quando certamente i colpi di sfortuna di quest’anno saranno compensati: perché carte, tessere e dadi hanno memoria e ricordano! O no? aahahahahahahah

FOTO: il podio tutto italiano del Pentamind Senior (notate i colori) e il mio modesto bottino.

 

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LONDRA - 20-28 agosto 2017 

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Mind Sports Olympiad XXI
Cronache dai tavolieri 5: CAVALLETTE E INONDAZIONE

Quel che poteva succedere è successo, mancavano solo le cavallette e l’inondazione. Scusate quindi la non regolarità delle cronache di questo Annus Horribilis.
Bene o male un bel po’ di tornei ho voluto farli comunque, anche con la febbre alta; vengo qui una volta all’anno e non ci stavo proprio a perdermi tutto.

Con le medaglie siamo a 99 e forse 100 (ma ancora non si sa, dipende dagli spareggi).
Ma vediamo cosa è successo.

MENSA CONNECTION
Dimentichiamo questo torneo, sì sì dimentichiamolo. Come non fatto!

RUMMIKUB 
Uso la tecnica messa a punto da Daniele Ferri e vinco facilmente i primi 4 turni facendo sempre pagare l’avversario oltre 200 punti.
Finalissima con Daniele, anche lui con 4/4.
Pescate tutte le tessere è palese che non ho nessuna chance, ho solo due 12 (entrambi neri) e Daniele nelle tessere alte ha 7/8 mosse più di me, sarò il primo a dover “aprire”… e così avviene. Non c’è nemmeno la pressione del tempo, perché ci hanno assegnato per errore organizzativo molto più tempo del necessario.
Onore comunque a Daniele, che è bravissimo e si guadagna il suo quinto oro a Rummikub: io mi accontento dell’ARGENTO: medaglia numero 99!
Certo che la tecnica Ferri è molto efficace, ma in qualche modo uccide il gioco e la sua spettacolarità, d’ora in poi lo chiamerò “L’assassino del Rummikub!”.
Forse la soluzione potrebbe essere tornare alle origini, al “minuto per mossa” (con orologio, non clessidre, però)… non so, ne parlerò con lo stesso Daniele.
Pietoso velo sull’incompetenza dell’arbitro, cui ho dovuto spiegare varie regole.

HARE&TORTOISE
Son finito 4°, assai al di sotto delle aspettative, visto che partivo da campione in carica.
Ma quello che è successo è una specie di incubo.
Iniziamo. Parto in 3a posizione, ma dopo pochi turni riesco a guadagnare la miglior posizione iniziale possibile (mai ero riuscito ad averla così buona), diciamo che mi sentivo già la vittoria in tasca, sebbene non potessi esserne certo. Ma a questo punto arriva l’arbitro (che poi è il quasi ottantenne inventore del gioco David Parlett) dice che c’è stato un non so quale problema e mi fa ricominciare giocando in 3 ancora da terza posizione. Io non avevo mai giocato in 3 e finisco ultimo con un bello zero al primo turno; poi recupero, ma non è sufficiente a portarmi a medaglia.
Per la cronaca ho giocato tutte e 4 le partite partendo in 3a posizione, il che è palesemente assurdo; di solito si facevano 4 partite, alternando le 4 possibili posizioni iniziali. 
Ve lo immaginate un match di scacchi dove uno ha sempre il bianco e l’altro ha sempre il nero?

POKER
Ne parliamo la prossima volta che c’è ancora un torneo da fare.

MASTERMIND
Io non giocavo ma Piero Zama ha vinto un ottimo argento…. seguito poi da un quarto posto a Monopoli.

BACKGAMMON
Nel torneo agli 11 punti col sistema svizzero nutro qualche speranza; sono certamente uno dei più forti. Fra i combinasti del Pentamind non ci sono grandi backgammonisti e lì mi sento tranquillo, magari incontrare loro! Partecipano anche una decina di specialisti venuti solo per il backgammon, ma ad essere sincero non mi sentivo di partire sfavorito con nessuno di loro.
Si gioca col sistema svizzero (non con l’eliminazione diretta) e grazie all’esperienza e all’applicazione letterale del vecchio detto “mai morto finché la matematica non condanna” vinco tutte le partite e arrivo alla finalissima contro una signora inglese, anch’essa imbattuta… ma sinceramente non capisco come ci possa essere arrivata, diciamo che nel CNB potrebbe ben figurare nell’Intermediate. Oro a chi vince. E vabbè ha vinto lei, accorgendosi a posteriori di numerosi blunder, ma sempre cavandosela al meglio rollando con nonchalance un’oscena quantità di doppioni! “It’s backgammon, how else can you win?” ammette candidamente.
Dunque secondo con una sconfitta, ma intanto anche altri giocatori mi hanno raggiunto con una sola sconfitta, quindi non so nemmeno se ho preso la medaglia numero 100 o meno. Oggi è tutto chiuso (per fortuna ho potuto riposare) e quindi lo scoprirò domani.

PENTAMIND
Per il Pentamind assoluto non so nemmeno se arriverò nei primi 10 (credo di no), ma per il senior ho ancora chance e penso che il titolo resterà comunque in Italia: non sono tanti gli ultra-sessantenni che riescono a qualificarsi.

FOTO: Il podio di Acqire

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LONDRA - 20-28 agosto 2017 
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Mind Sports Olympiad XXI
Cronache dai tavolieri 4: COMINCIO A GIOCARE E CARBURO CON UN BRONZETTO

Ok, basta lamenti, provo a concentrarmi e comincio a giocare.

TRIOLET
Per capirci, tessere con numeri che si piazzano su un tavoliere con un meccanismo simile allo Scrabble.
Finisco in testa a pari merito con altri 3 giocatori, tutti con una sola sconfitta.
Spareggio tecnico e sono quarto, mannaggia la miseria.
Lo sapevo che bisognava eliminare i Jolly dalla gara, lo avevo anche proposto al comitato, ma la proposta non è passata. Fatto sta che le prime due partite sono riuscito a vincerle senza neanche un Jolly, mentre i miei avversari ne hanno pescati 2 a testa; ho vinto, ma con un margine ristretto e lo spareggio tecnico era proprio la differenza punti! E vabbè.

ACQUIRE
Mi accontento del bronzo, ma mi va un po’ stretto, perché ho giocato veramente bene (due vittorie e un secondo posto), ricevendo pure vari complimenti… ma ai miei avversari diretti sono capitati turni più abbordabili e quindi sono riusciti a segnare percentuali più alte; il sistema di score è complesso, basato sulle percentuali di denaro accumulato al tavolo. Comunque alla fine le tre medaglie le prendono sempre gli stessi tre (Ankush, Tim e io) seppur cambia l’ordine.

POKER OMAHA
Finisco 7°; al tavolo finale faccio pot con K-K-Q e la quarta suited, ma il solito Ankush, bravissimo ma oggi col vento in poppa mi porta all in con A-A-x-x e vince.

Avendo perso due giorni di gara mi accontento del mio bronzo, 98-esima medaglia alle MSO (quest’anno l’obiettivo sono le 100 medaglie!) e soprattutto del fatto che sto cominciando a recuperare il mio mindset di gioco.
Dopo la partenza ritardata, per il Pentamind non c'è neanche da pensarci, solo cercare di non sfigurare; Ankush Kahndelwal , Andrees Kuusk e James Heppel vanno alla grande, assieme a Ricardo Gomes e a un paio di giovanissimi mostri estoni (che scuola!). Per il senior vedo bene anche Riccardo Gueci (ha già un oro e un bronzo), mentre Piero Nabendu Zama per ora è a secco... ma domani ha il "suo" Mastermind.

Vediamo domani come va… vorrei arrivare almeno a 99!

 

Nella foto sono col mio simpatico amico Harold Lee, un tempo maestro di Go e oggi più dedito al poker… forse riceverà una telefonata da una Maison.

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LONDRA - JW3 Finchley Rd. 20-28 agosto 2017 

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Mind Sports Olympiad XXI
Cronache dai tavolieri 3. : CONFUSO


Prima mi dicono che ho avuto una trombosi, oggi in ospedale ai controlli che no, il coagulo non c'è. Splendida notizia... ma dopo due giorni così un po' confuso lo sono.
Nel pomeriggio - con fatica - ho ricominciato a giocare, per domani - torneo di Acquire - conto di recuperare il mio usuale mindset.

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LONDRA, 20-28 agosto 2017 

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Mind Sports Olympiad XXI
Cronache dai tavolieri 2. : NEW GAME

Anziché a Catan ho giocato a “Notte in ospedale” (5 ore di attesa) e mancherò anche i tornei di domani, VegeTables e Triolet… addio Pentamind!
Mi consolano le notizie del primo oro per l’Italia del grande Riccardo Gueci a Stratego Duel. 

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LONDRA, 20-28 agosto 2017 
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Cronache dai tavolieri 1: RITORNO A CATAN
di Dario De Toffoli

E ci risiamo!
Come ogni anno mi ritrovo qui a Londra per partecipare alle Mind Sports Olympiad, giunte ormai alla XXI edizione. Non potevo mancare, anche perché quest’anno c’è un motivo speciale… di cui avremo modo di parlare.

 

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Domani si comincia e il mio primo impegno è forse quello che temo di più, certamente quello che mi mette più ansia: il torneo di Catan!
Intanto c’è il piazzamento iniziale, di importanza cruciale: se non ti riesce di farlo bene, sei praticamente già fuori dalla lotta per la vittoria, e per di più… e sono 8 anni che io non gioco una partita live!
Se non sbaglio l’ultima l’ho giocata nel 2009 proprio alle MSO; era la finale del torneo ed è stata un’esperienza particolare. Era il penultimo giorno di gara e io partivo da 400 punti Pentamind, avessi vinto quel tornei avrei chiuso con 500/500, punteggio massimo teoricamente possibile, fino ad allora mai raggiunto da nessuno, neanche dal mitico Demis Hassabis.
Ebbene la stavo vincendo quella partita, alla mia destra sedeva Tim Hobbes, alla mia sinistra David Pearce, entrambi concorrenti diretti nella classifica del Pentamind. Tocca Tim: è ormai chiaro a tutti che alla prossima mossa chiudo e che Tim non ce la può fare a bloccarmi; ma a questo punto David, che per ragioni proprio di Pentamind non vuole assolutamente che io vinca, offre a Tim uno scambio 10 carte contro una (10 a 1!) per consentirgli di chiudere e naturalmente Tim accetta. 
Dopo quell’increscioso episodio (all’epoca però legittimo) il torneo di Catan è stato spostato al primo di gara e ora per fortuna in tutti i tornei c’è la regola “no kingmaking”, non si può regalare la vittoria, pena la squalifica.

Ma intanto quell’anno per quell’episodio ho mancato i 500, che - per la cronaca - sono stati poi raggiunti da Tim, grazie alla prodezza di David; io nel Pentamind son finito terzo e David non ha nemmeno raggiunto il podio. 
E ora, dopo tanti anni, RITORNO A CATAN, torneo inaugurale della competizione: sarò all’altezza? Saranno presenti tutti i migliori, giocatori fortissimi che molto lo hanno praticato in questi anni, a cominciare dal portoghese Ricardo Gomes, campione in carica, e da Demis Hassabis (sì, proprio lui!).

Io comunque venderò cara la pelle e comunque vada… l’ansia sarò passata!

Alla sera un divertente torneino di Hold’em… peccato che il poker qui sia davvero un po’ troppo amatoriale, senza dealer, senza tavoli imbottiti, da concludersi in poco più di 3 ore: vabbè, come al solito ci adatteremo!

Con me sono già arrivati Riccardo Gueci - ormai anche lui un habitué - e nientepopodimeno che Piero Nabendu Zama, vecchio amico con cui battagliavo sui tavolieri già dagli anni ’80. Siamo tutti del 1953 (192 anni in tre!) e nella categoria senior non abbiamo paura di nessuno, puntiamo al podio: dopo la doppietta dello scorso anno, una tripletta sarebbe l’ideale!
Vabe domani giocherà come me a Catan e Hold’em, ma per Riccardo potrebbe essere un’inizio col botto. Giocherà infatti Stratego e Othello e su entrambe le discipline l’anno scorso ha vinto l’oro: dovesse ripetere l’impresa, avremmo subito un uomo in fuga nel Pentamind!