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A TERRANOVA DI ROSANNA LEOCATA E GAETANO EVOLA IL PREMIO ARCHIMEDE 2004


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COMUNICATO STAMPA FINALE

È stata un’esperienza straordinaria, davvero un degno modo di ricordare e onorare Alex Randolph, il “Maestro” degli autori di giochi al quale il Premio è dedicato.

137 giochi in concorso, provenienti non solo dall’Italia, ma anche da Germania, Inghilterra, Olanda, Spagna, Argentina, Francia, Svizzera, Austria, Svezia e Australia; e di un livello qualitativo altissimo.

In una mostra mozzafiato era dunque esposta un’incredibile varietà di regole e di meccanismi, di soggetti e di ambientazioni: davvero un trionfo di creatività.

E alla fine l’ha spuntata TERRANOVA opera di Gaetano Evola e Rosanna Leocata: un concetto semplice, reso in modo chiaro e preciso, un gioco perfettamente funzionante che con pochi nuovi tocchi a sistemi collaudati sa regalare emozioni anche ai giocatori più esperti.
Gli autori, milanesi d’adozione, sono marito e moglie e c’è da dire che il loro viaggio di nozze lo hanno fatto nel 1999 a Cagli (PU) in occasione del Festival Italiano dei Giochi: qui hanno incontrato Alex Randolph ed è stata una folgorazione, da quel momento si sono dedicati attivamente alla creazione di giochi. E i risultati si vedono!

La cerimonia di premiazione si è svolta nella splendida Aula Magna gentilmente concessa dall’Istituto Universitario di Architettura di Venezia è stata davvero emozionante.
Prima sono stati proclamati i 40 giochi della grossa-lista, la “Top40” e questo era il primo traguardo che gli autori si prefiggevano di raggiungere; certo fra gli esclusi qualcuno ci sarà rimasto male, ed in effetti la giuria ha dichiarato che sarebbero stati almeno 70 i giochi meritevoli di un posto in finale!

Poi è stata la volta dei 10 giochi della fina-lista, la “Top10”, la crema della crema.
A questo punto le menzioni speciali:
•    al miglior gioco di simulazione sportiva;
•    al miglior gioco degli studenti di Architettura che avevano partecipato fuori concorso;
•    al gioco che più sarebbe piaciuto a Sebastiano Izzo, un nostro indimenticato “compagno di giochi” che ci piace ricordare ad ogni edizione;
•    al “rappresentante del mondo”, Greg Babic venuto col suo gioco sin dalla lontana Australia, per significare come il gioco sia una sorta di linguaggio universale;
•    e infine una menzione speciale al gioco “Criminal Mouse”, opera dei carcerati di San Vittore per il suo alto valore sociale; il sentito discorso del presidente e il suo abbraccio ad alcuni dei detenuti-autori è stato un momento davvero toccante e nell’Aula Magna molti occhi si sono inumiditi.

Infine, in un crescendo di suspense, sono stati proclamati i 4 giochi primi classificati.

E ai 4 vincitori è andato anche il tangibile incoraggiamento della Fondazione J.P.Halvah, creata dallo stesso Randolph (col nome del suo gatto!) con lo scopo di aiutare gli autori emergenti; era presente in sala il presidente della fondazione Herbert Feuerstein, che ha simpaticamente ricordato alcuni episodi della loro lunghissima amicizia.

Non solo, ma tutti i giochi finalisti entreranno a far parte della collezione del Museo Svizzero dei Giochi di La Tour de Peliz il direttore del museo; Ulrich Schaedler era presente come membro della giuria.

Davvero encomiabile il lavoro svolto dalla qualificatissima giuria internazionale, presieduta da un Niek Neuwahl in splendida forma e composta da Spartaco Albertarelli, Giuseppe Baù, Leo Colovini, Dario De Toffoli, Paolo Fasce, Michael Matchoss, Ennio Peres, Giorgio Salvadego, Ulrich Schaedler e Dario Zaccariotto.

Un particolare apprezzamento alla città di Venezia, tanto amata da Alex Randolph: ha saputo riconoscere la grandezza del suo cittadino e ha patrocinato la manifestazione, per il tramite della Presidente del Consiglio Comunale, Mara Rumiz.
L’intenzione di mantenere a Venezia il Premio Archimede nelle prossime edizioni è stata presa anche per sottolineare il profondo legame di Randolph con la sua città.

Si ringraziano inoltre le aziende Clementoni, Dal Negro, Kidult, Mattel, Plastwood, Ravensburger, Tilsit, Unicopli e Venice Connection che hanno supportato la manifestazione.

Un ringraziamento particolare anche all’Ingegneria del Sollazzo che ha allietato tutti i partecipanti con dei divertentissimi giochi giganti in legno.

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Premio Archimede 2004

Premio Archimede 2004
TERRANOVA

di Rosanna Leocata e Gaetano Evola (Cassano d’Adda – MI)
Con piccoli accorgimenti su sistemi noti ha creato un meccanismo dal fascino del tutto nuovo.

2° classificato
Moria
di Alessandro Saragosa (Terranuova Bracciolini – AR)
Un meccanismo originale che offre un’ottima calibratura dei diversi e molteplici elementi, tutti ricchi di sorprese.

3° classificato
Al fischmarkt

di Mario Papini (Bologna)
Un raro esempio di perfetta sintesi tra meccanismo e ambientazione.

4° Classificato
Fatocrazia
di Fabio Chiarello (Latina)
Con il suo grande invito all’interazione è riuscito a far molto divertire tutti i giurati.



Gli altri giochi nella “Top 10” (in ordine alfabetico)
Borderlands di Francesco e Luisa Cognetti (Pisa)
Un meccanismo complesso ma originale, che riesce a creare un crescendo di tensione per tutta la partita.
Cage of stone di Andrea Dell’Asta (Traversetolo – PR)
È riuscito a proporre un funzionale sistema di introduzione di regole di gioco che via via cambiano durante la partita.
Inversum di Reiner Grosse – Honebrink (Berlino – D)
Elegante sia nell’essenziale realizzazione che nel sobrio regolamento, propone nuove e interessanti mosse nell’affollato panorama dei giochi strategici per due persone.
I Vichinghi di Alessandro Zucchini (Modena)
Tanti sono gli elementi del suo complesso meccanismo, ma tutti perfettamente calibrati e articolati tra loro.
Jump the rainbow di Andrea Mainini (Piossasco – TO)
Immediato nelle regole, bello esteticamente e piacevole da giocare.
Mazzette e mattoni di Beppi Menozzi (Genova)
Un meccanismo che si scopre mano a mano che si prende confidenza col regolamento e che presenta notevoli e interessanti sviluppi tattici.
 

Premio Speciale “Sebastiano Izzo”
Magnetic Game di Cristian Salardi (Reggiolo – RE)
Se fosse ancora con noi, Sebastiano avrebbe certamente apprezzato e probabilmente votato questo intrigante gioco astratto.

Menzione speciale per il miglior gioco di simulazione sportiva
Lamagliarosa di Giovanni Sirio (Castagnole Lanze – AT)
Il gioco offre tutte le caratteristiche che un appassionato può cercare in un gioco legato al ciclismo.

Menzione speciale per il miglior gioco degli studenti IUAV
Cruzate di Beatrice Arman (Uruguay) e Silvia Serra (Latisana – UD)
Applica in maniera originale al tavoliere asimmetrico meccanismi in grado di sviluppare interessanti tattiche e strategie.

Menzione speciale per l’alto valore sociale
Criminal Mouse a cura della redazione de “ildue.it” (Milano)
Un lavoro fatto dalla redazione di volontari e detenuti del Net Magazine del carcere di San Vittore.

Menzione speciale al rappresentante dei partecipanti stranieri
Greg Babic (Australia)
L’autore di DOME QUEST, venuto col suo coloratissimo gioco sin dalla lontana Australia, è stato premiato per significare come il gioco sia una sorta di linguaggio universale.